4. CAPPELLA DEL SACRO CUORE

 

  cuffie > Indossa gli auricolari!

Image

L’altare in fine stile barocco in marmi policromi e colonne, è la trasposizione dalla chiesa della Consolata dell'altare di S. Valerico abate, già patrono di Torino a partire dal 1600, alla cui intercessione fu attribuita la salvaguardia della città dalle terribili pesti del 1598 e del 1630. A metà dell’Ottocento la città fu affidata alla protezione della Consolata e S. Valerico venne progressivamente dimenticato. Anche la sua preziosa tela, dono della città in suo onore, è stata recuperata in questa chiesa ed è ora collocata sulla parete sinistra dell'abside, dietro l’altare maggiore.

L’altare, donato alla chiesa verso il 1870 in occasione del rifacimento del santuario della Consolata, è probabilmente opera dell’ing. Tavigliano e dello scultore Parodi e fu collaudato dal famoso architetto Bernardo Vittone nel 1765. La pala dell’altare è una pregiata icona del Morgari, raffigurante l'apparizione del Sacro Cuore di Gesù a S. Margherita Maria Alacoque.

Si leggono due scritte: Fons aquae salientis in vitam aeternam che significa: “Fonte di acqua ristoratrice per la vita eterna” e Cor Jesu bonitate et amore plenum miserere nobis che significa: “Cuore di Gesù, traboccante di bontà e di amore, abbi pietà di noi”.

Corredano la decorazione della cappella due simboli: una fontana e uno stemma gentilizio.