Un anno con Don Luca

MESSAGGIO ALLA COMUNITÀ IN OCCASIONE DEL MIO PRIMO ANNIVERSARIO

Immacolata2020Carissim*,
è trascorso un anno dal mio ingresso qui nella comunità parrocchiale dell’Immacolata Concezione e San Donato; qual è il mio bilancio?
SONO FELICE!!!

Molti si chiederanno: come è possibile?
- Sei da solo
- La situazione economica non è rosea
- Il Covid ha bloccato tutta la pastorale
- ecc ecc
In realtà, dal mio punto di vista, non è cosi!
- Ho trovato una comunità ed un borgo straordinariamente accoglienti e collaborativi
- C’è molta generosità e sono certo che, piano piano, riusciremo a sanare il bilancio
- Il Covid ha aperto nuove possibilità di annuncio e di dialogo
- ecc ecc
Sono, dunque, felice perché qui a San Donato si può sognare e sognare IN GRANDE!

Vi assicuro che non sono ubriaco e neanche visionario, ma semplicemente grato per quanto ho trovato qui, in questa porzione di città, a me prima sconosciuta.
Noi viviamo in un quartiere che ad ogni angolo trasmette fiducia e voglia di mettersi in gioco!
Il segreto è accorgersene e lasciarsi provocare!

Dal punto di vista architettonico,
penso al campanile del Faà di Bruno ed alle case Liberty;

Dal punto di vista della carità e dell’attenzione alla persona,
penso alle Suore Vincenziane, alle Figlie della Sapienza, alle Suore del Cottolengo, alle Suore Minime di N.S. del Suffragio, all’Istituto Sacra Famiglia, alle case di riposo della zona, alle scuole, alla Casa del Quartiere, all’Associazione Down, ai servizi per i senza fissa dimora e i migranti, alla Polisportiva San Donato, all’Associazione Parrocchiale Pensionati, e a tante altre iniziative...

Dal punto di vista dell’impegno:
penso a generazioni formate dal liceo Faà di Bruno, dalla Gioc, dall’Azione Cattolica, dai parroci precedenti (don Giovanni Fabaro, don Beppe Trucco, don Enzo Casetta)

Infine viviamo in un borgo che è riuscito a realizzare nei fatti una sana integrazione tra le diverse provenienze (piemontesi, veneti, sardi, meridionali) ed un borgo che oggi riconosce e valorizza i diversi stili ed orientamenti di vita.

Insomma.. come si fa a non pensare in grande? A non lasciarsi “contagiare”?
Certo, in tutto questo c’è un rischio:
vivere di nostalgie e di vecchi schemi.

Sono assolutamente fiducioso che, mossi dallo Spirito Santo, INSIEME, riusciremo a fare discernimento e a trovare il modo adeguato per testimoniare anche oggi l’Amore di Dio.

A me piace molto l’immagine della parrocchia come LA FONTANA DEL VILLAGGIO a cui tutti, nessuno escluso, possono attingere acqua per le proprie necessità.

MARIA,
IMMACOLATA CONCEZIONE,
PREGA PER NOI E CON NOI!

 

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